1.. include:: ../disclaimer-ita.rst
2
3:Original: :ref:`Documentation/process/coding-style.rst <codingstyle>`
4:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it>
5
6.. _it_codingstyle:
7
8Stile del codice per il kernel Linux
9====================================
10
11Questo è un breve documento che descrive lo stile di codice preferito per
12il kernel Linux.  Lo stile di codifica è molto personale e non voglio
13**forzare** nessuno ad accettare il mio, ma questo stile è quello che
14dev'essere usato per qualsiasi cosa che io sia in grado di mantenere, e l'ho
15preferito anche per molte altre cose.  Per favore, almeno tenete in
16considerazione le osservazioni espresse qui.
17
18La prima cosa che suggerisco è quella di stamparsi una copia degli standard
19di codifica GNU e di NON leggerla.  Bruciatela, è un grande gesto simbolico.
20
21Comunque, ecco i punti:
22
231) Indentazione
24---------------
25
26La tabulazione (tab) è di 8 caratteri e così anche le indentazioni. Ci sono
27alcuni movimenti di eretici che vorrebbero l'indentazione a 4 (o perfino 2!)
28caratteri di profondità, che è simile al tentativo di definire il valore del
29pi-greco a 3.
30
31Motivazione: l'idea dell'indentazione è di definire chiaramente dove un blocco
32di controllo inizia e finisce.  Specialmente quando siete rimasti a guardare lo
33schermo per 20 ore a file, troverete molto più facile capire i livelli di
34indentazione se questi sono larghi.
35
36Ora, alcuni rivendicano che un'indentazione da 8 caratteri sposta il codice
37troppo a destra e che quindi rende difficile la lettura su schermi a 80
38caratteri.  La risposta a questa affermazione è che se vi servono più di 3
39livelli di indentazione, siete comunque fregati e dovreste correggere il vostro
40programma.
41
42In breve, l'indentazione ad 8 caratteri rende più facile la lettura, e in
43aggiunta vi avvisa quando state annidando troppo le vostre funzioni.
44Tenete ben a mente questo avviso.
45
46Al fine di facilitare l'indentazione del costrutto switch, si preferisce
47allineare sulla stessa colonna la parola chiave ``switch`` e i suoi
48subordinati ``case``. In questo modo si evita una doppia indentazione per
49i ``case``.  Un esempio.:
50
51.. code-block:: c
52
53	switch (suffix) {
54	case 'G':
55	case 'g':
56		mem <<= 30;
57		break;
58	case 'M':
59	case 'm':
60		mem <<= 20;
61		break;
62	case 'K':
63	case 'k':
64		mem <<= 10;
65		fallthrough;
66	default:
67		break;
68	}
69
70A meno che non vogliate nascondere qualcosa, non mettete più istruzioni sulla
71stessa riga:
72
73.. code-block:: c
74
75	if (condition) do_this;
76	  do_something_everytime;
77
78Non usate le virgole per evitare le parentesi:
79
80.. code-block:: c
81
82	if (condition)
83               do_this(), do_that();
84
85Invece, usate sempre le parentesi per racchiudere più istruzioni.
86
87.. code-block:: c
88
89	if (condition) {
90               do_this();
91               do_that();
92       }
93
94Non mettete nemmeno più assegnamenti sulla stessa riga.  Lo stile del kernel
95è ultrasemplice.  Evitate espressioni intricate.
96
97
98Al di fuori dei commenti, della documentazione ed escludendo i Kconfig, gli
99spazi non vengono mai usati per l'indentazione, e l'esempio qui sopra è
100volutamente errato.
101
102Procuratevi un buon editor di testo e non lasciate spazi bianchi alla fine
103delle righe.
104
105
1062) Spezzare righe lunghe e stringhe
107-----------------------------------
108
109Lo stile del codice riguarda la leggibilità e la manutenibilità utilizzando
110strumenti comuni.
111
112Come limite di riga si preferiscono le 80 colonne.
113
114Espressioni più lunghe di 80 colonne dovrebbero essere spezzettate in
115pezzi più piccoli, a meno che eccedere le 80 colonne non aiuti ad
116aumentare la leggibilità senza nascondere informazioni.
117
118I nuovi pezzi derivati sono sostanzialmente più corti degli originali
119e vengono posizionati più a destra. Uno stile molto comune è quello di
120allineare i nuovi pezzi alla parentesi aperta di una funzione.
121
122Lo stesso si applica, nei file d'intestazione, alle funzioni con una
123lista di argomenti molto lunga.
124
125Tuttavia, non spezzettate mai le stringhe visibili agli utenti come i
126messaggi di printk, questo perché inibireste la possibilità
127d'utilizzare grep per cercarle.
128
1293) Posizionamento di parentesi graffe e spazi
130---------------------------------------------
131
132Un altro problema che s'affronta sempre quando si parla di stile in C è
133il posizionamento delle parentesi graffe.  Al contrario della dimensione
134dell'indentazione, non ci sono motivi tecnici sulla base dei quali scegliere
135una strategia di posizionamento o un'altra; ma il modo qui preferito,
136come mostratoci dai profeti Kernighan e Ritchie, è quello di
137posizionare la parentesi graffa di apertura per ultima sulla riga, e quella
138di chiusura per prima su una nuova riga, così:
139
140.. code-block:: c
141
142	if (x is true) {
143		we do y
144	}
145
146Questo è valido per tutte le espressioni che non siano funzioni (if, switch,
147for, while, do).  Per esempio:
148
149.. code-block:: c
150
151	switch (action) {
152	case KOBJ_ADD:
153		return "add";
154	case KOBJ_REMOVE:
155		return "remove";
156	case KOBJ_CHANGE:
157		return "change";
158	default:
159		return NULL;
160	}
161
162Tuttavia, c'è il caso speciale, le funzioni: queste hanno la parentesi graffa
163di apertura all'inizio della riga successiva, quindi:
164
165.. code-block:: c
166
167	int function(int x)
168	{
169		body of function
170	}
171
172Eretici da tutto il mondo affermano che questa incoerenza è ...
173insomma ... incoerente, ma tutte le persone ragionevoli sanno che (a)
174K&R hanno **ragione** e (b) K&R hanno ragione.  A parte questo, le funzioni
175sono comunque speciali (non potete annidarle in C).
176
177Notate che la graffa di chiusura è da sola su una riga propria, ad
178**eccezione** di quei casi dove è seguita dalla continuazione della stessa
179espressione, in pratica ``while`` nell'espressione do-while, oppure ``else``
180nell'espressione if-else, come questo:
181
182.. code-block:: c
183
184	do {
185		body of do-loop
186	} while (condition);
187
188e
189
190.. code-block:: c
191
192	if (x == y) {
193		..
194	} else if (x > y) {
195		...
196	} else {
197		....
198	}
199
200Motivazione: K&R.
201
202Inoltre, notate che questo posizionamento delle graffe minimizza il numero
203di righe vuote senza perdere di leggibilità.  In questo modo, dato che le
204righe sul vostro schermo non sono una risorsa illimitata (pensate ad uno
205terminale con 25 righe), avrete delle righe vuote da riempire con dei
206commenti.
207
208Non usate inutilmente le graffe dove una singola espressione è sufficiente.
209
210.. code-block:: c
211
212	if (condition)
213		action();
214
215e
216
217.. code-block:: none
218
219	if (condition)
220		do_this();
221	else
222		do_that();
223
224Questo non vale nel caso in cui solo un ramo dell'espressione if-else
225contiene una sola espressione; in quest'ultimo caso usate le graffe per
226entrambe i rami:
227
228.. code-block:: c
229
230	if (condition) {
231		do_this();
232		do_that();
233	} else {
234		otherwise();
235	}
236
237Inoltre, usate le graffe se un ciclo contiene più di una semplice istruzione:
238
239.. code-block:: c
240
241	while (condition) {
242		if (test)
243			do_something();
244	}
245
2463.1) Spazi
247**********
248
249Lo stile del kernel Linux per quanto riguarda gli spazi, dipende
250(principalmente) dalle funzioni e dalle parole chiave.  Usate una spazio dopo
251(quasi tutte) le parole chiave.  L'eccezioni più evidenti sono sizeof, typeof,
252alignof, e __attribute__, il cui aspetto è molto simile a quello delle
253funzioni (e in Linux, solitamente, sono usate con le parentesi, anche se il
254linguaggio non lo richiede; come ``sizeof info`` dopo aver dichiarato
255``struct fileinfo info``).
256
257Quindi utilizzate uno spazio dopo le seguenti parole chiave::
258
259	if, switch, case, for, do, while
260
261ma non con sizeof, typeof, alignof, o __attribute__.  Ad esempio,
262
263.. code-block:: c
264
265
266	s = sizeof(struct file);
267
268Non aggiungete spazi attorno (dentro) ad un'espressione fra parentesi. Questo
269esempio è **brutto**:
270
271.. code-block:: c
272
273
274	s = sizeof( struct file );
275
276Quando dichiarate un puntatore ad una variabile o una funzione che ritorna un
277puntatore, il posto suggerito per l'asterisco ``*`` è adiacente al nome della
278variabile o della funzione, e non adiacente al nome del tipo. Esempi:
279
280.. code-block:: c
281
282
283	char *linux_banner;
284	unsigned long long memparse(char *ptr, char **retptr);
285	char *match_strdup(substring_t *s);
286
287Usate uno spazio attorno (da ogni parte) alla maggior parte degli operatori
288binari o ternari, come i seguenti::
289
290	=  +  -  <  >  *  /  %  |  &  ^  <=  >=  ==  !=  ?  :
291
292ma non mettete spazi dopo gli operatori unari::
293
294	&  *  +  -  ~  !  sizeof  typeof  alignof  __attribute__  defined
295
296nessuno spazio dopo l'operatore unario suffisso di incremento o decremento::
297
298	++  --
299
300nessuno spazio dopo l'operatore unario prefisso di incremento o decremento::
301
302	++  --
303
304e nessuno spazio attorno agli operatori dei membri di una struttura ``.`` e
305``->``.
306
307Non lasciate spazi bianchi alla fine delle righe.  Alcuni editor con
308l'indentazione ``furba`` inseriranno gli spazi bianchi all'inizio di una nuova
309riga in modo appropriato, quindi potrete scrivere la riga di codice successiva
310immediatamente.  Tuttavia, alcuni di questi stessi editor non rimuovono
311questi spazi bianchi quando non scrivete nulla sulla nuova riga, ad esempio
312perché volete lasciare una riga vuota.  Il risultato è che finirete per avere
313delle righe che contengono spazi bianchi in coda.
314
315Git vi avviserà delle modifiche che aggiungono questi spazi vuoti di fine riga,
316e può opzionalmente rimuoverli per conto vostro; tuttavia, se state applicando
317una serie di modifiche, questo potrebbe far fallire delle modifiche successive
318perché il contesto delle righe verrà cambiato.
319
3204) Assegnare nomi
321-----------------
322
323C è un linguaggio spartano, e così dovrebbero esserlo i vostri nomi.  Al
324contrario dei programmatori Modula-2 o Pascal, i programmatori C non usano
325nomi graziosi come ThisVariableIsATemporaryCounter.  Un programmatore C
326chiamerebbe questa variabile ``tmp``, che è molto più facile da scrivere e
327non è una delle più difficili da capire.
328
329TUTTAVIA, nonostante i nomi con notazione mista siano da condannare, i nomi
330descrittivi per variabili globali sono un dovere.  Chiamare una funzione
331globale ``pippo`` è un insulto.
332
333Le variabili GLOBALI (da usare solo se vi servono **davvero**) devono avere
334dei nomi descrittivi, così come le funzioni globali.  Se avete una funzione
335che conta gli utenti attivi, dovreste chiamarla ``count_active_users()`` o
336qualcosa di simile, **non** dovreste chiamarla ``cntusr()``.
337
338Codificare il tipo di funzione nel suo nome (quella cosa chiamata notazione
339ungherese) è stupido - il compilatore conosce comunque il tipo e
340può verificarli, e inoltre confonde i programmatori.
341
342Le variabili LOCALI dovrebbero avere nomi corti, e significativi.  Se avete
343un qualsiasi contatore di ciclo, probabilmente sarà chiamato ``i``.
344Chiamarlo ``loop_counter`` non è produttivo, non ci sono possibilità che
345``i`` possa non essere capito.  Analogamente, ``tmp`` può essere una qualsiasi
346variabile che viene usata per salvare temporaneamente un valore.
347
348Se avete paura di fare casino coi nomi delle vostre variabili locali, allora
349avete un altro problema che è chiamato sindrome dello squilibrio dell'ormone
350della crescita delle funzioni. Vedere il capitolo 6 (funzioni).
351
3525) Definizione di tipi (typedef)
353--------------------------------
354
355Per favore non usate cose come ``vps_t``.
356Usare il typedef per strutture e puntatori è uno **sbaglio**. Quando vedete:
357
358.. code-block:: c
359
360	vps_t a;
361
362nei sorgenti, cosa significa?
363Se, invece, dicesse:
364
365.. code-block:: c
366
367	struct virtual_container *a;
368
369potreste dire cos'è effettivamente ``a``.
370
371Molte persone pensano che la definizione dei tipi ``migliori la leggibilità``.
372Non molto. Sono utili per:
373
374 (a) gli oggetti completamente opachi (dove typedef viene proprio usato allo
375     scopo di **nascondere** cosa sia davvero l'oggetto).
376
377     Esempio: ``pte_t`` eccetera sono oggetti opachi che potete usare solamente
378     con le loro funzioni accessorie.
379
380     .. note::
381       Gli oggetti opachi e le ``funzioni accessorie`` non sono, di per se,
382       una bella cosa. Il motivo per cui abbiamo cose come pte_t eccetera è
383       che davvero non c'è alcuna informazione portabile.
384
385 (b) i tipi chiaramente interi, dove l'astrazione **aiuta** ad evitare
386     confusione sul fatto che siano ``int`` oppure ``long``.
387
388     u8/u16/u32 sono typedef perfettamente accettabili, anche se ricadono
389     nella categoria (d) piuttosto che in questa.
390
391     .. note::
392
393       Ancora - dev'esserci una **ragione** per farlo. Se qualcosa è
394       ``unsigned long``, non c'è alcun bisogno di avere:
395
396        typedef unsigned long myfalgs_t;
397
398      ma se ci sono chiare circostanze in cui potrebbe essere ``unsigned int``
399      e in altre configurazioni ``unsigned long``, allora certamente typedef
400      è una buona scelta.
401
402 (c) quando di rado create letteralmente dei **nuovi** tipi su cui effettuare
403     verifiche.
404
405 (d) circostanze eccezionali, in cui si definiscono nuovi tipi identici a
406     quelli definiti dallo standard C99.
407
408     Nonostante ci voglia poco tempo per abituare occhi e cervello all'uso dei
409     tipi standard come ``uint32_t``, alcune persone ne obiettano l'uso.
410
411     Perciò, i tipi specifici di Linux ``u8/u16/u32/u64`` e i loro equivalenti
412     con segno, identici ai tipi standard, sono permessi- tuttavia, non sono
413     obbligatori per il nuovo codice.
414
415 (e) i tipi sicuri nella spazio utente.
416
417     In alcune strutture dati visibili dallo spazio utente non possiamo
418     richiedere l'uso dei tipi C99 e nemmeno i vari ``u32`` descritti prima.
419     Perciò, utilizziamo __u32 e tipi simili in tutte le strutture dati
420     condivise con lo spazio utente.
421
422Magari ci sono altri casi validi, ma la regola di base dovrebbe essere di
423non usare MAI MAI un typedef a meno che non rientri in una delle regole
424descritte qui.
425
426In generale, un puntatore, o una struttura a cui si ha accesso diretto in
427modo ragionevole, non dovrebbero **mai** essere definite con un typedef.
428
4296) Funzioni
430-----------
431
432Le funzioni dovrebbero essere brevi e carine, e fare una cosa sola.  Dovrebbero
433occupare uno o due schermi di testo (come tutti sappiamo, la dimensione
434di uno schermo secondo ISO/ANSI è di 80x24), e fare una cosa sola e bene.
435
436La massima lunghezza di una funziona è inversamente proporzionale alla sua
437complessità e al livello di indentazione di quella funzione.  Quindi, se avete
438una funzione che è concettualmente semplice ma che è implementata come un
439lunga (ma semplice) sequenza di caso-istruzione, dove avete molte piccole cose
440per molti casi differenti, allora va bene avere funzioni più lunghe.
441
442Comunque, se avete una funzione complessa e sospettate che uno studente
443non particolarmente dotato del primo anno delle scuole superiori potrebbe
444non capire cosa faccia la funzione, allora dovreste attenervi strettamente ai
445limiti.  Usate funzioni di supporto con nomi descrittivi (potete chiedere al
446compilatore di renderle inline se credete che sia necessario per le
447prestazioni, e probabilmente farà un lavoro migliore di quanto avreste potuto
448fare voi).
449
450Un'altra misura delle funzioni sono il numero di variabili locali.  Non
451dovrebbero eccedere le 5-10, oppure state sbagliando qualcosa.  Ripensate la
452funzione, e dividetela in pezzettini.  Generalmente, un cervello umano può
453seguire facilmente circa 7 cose diverse, di più lo confonderebbe.  Lo sai
454d'essere brillante, ma magari vorresti riuscire a capire cos'avevi fatto due
455settimane prima.
456
457Nei file sorgenti, separate le funzioni con una riga vuota.  Se la funzione è
458esportata, la macro **EXPORT** per questa funzione deve seguire immediatamente
459la riga della parentesi graffa di chiusura. Ad esempio:
460
461.. code-block:: c
462
463	int system_is_up(void)
464	{
465		return system_state == SYSTEM_RUNNING;
466	}
467	EXPORT_SYMBOL(system_is_up);
468
469Nei prototipi di funzione, includete i nomi dei parametri e i loro tipi.
470Nonostante questo non sia richiesto dal linguaggio C, in Linux viene preferito
471perché è un modo semplice per aggiungere informazioni importanti per il
472lettore.
473
474Non usate la parola chiave ``extern`` coi prototipi di funzione perché
475rende le righe più lunghe e non è strettamente necessario.
476
4777) Centralizzare il ritorno delle funzioni
478------------------------------------------
479
480Sebbene sia deprecata da molte persone, l'istruzione goto è impiegata di
481frequente dai compilatori sotto forma di salto incondizionato.
482
483L'istruzione goto diventa utile quando una funzione ha punti d'uscita multipli
484e vanno eseguite alcune procedure di pulizia in comune.  Se non è necessario
485pulire alcunché, allora ritornate direttamente.
486
487Assegnate un nome all'etichetta di modo che suggerisca cosa fa la goto o
488perché esiste.  Un esempio di un buon nome potrebbe essere ``out_free_buffer:``
489se la goto libera (free) un ``buffer``.  Evitate l'uso di nomi GW-BASIC come
490``err1:`` ed ``err2:``, potreste doverli riordinare se aggiungete o rimuovete
491punti d'uscita, e inoltre rende difficile verificarne la correttezza.
492
493I motivo per usare le goto sono:
494
495- i salti incondizionati sono più facili da capire e seguire
496- l'annidamento si riduce
497- si evita di dimenticare, per errore, di aggiornare un singolo punto d'uscita
498- aiuta il compilatore ad ottimizzare il codice ridondante ;)
499
500.. code-block:: c
501
502	int fun(int a)
503	{
504		int result = 0;
505		char *buffer;
506
507		buffer = kmalloc(SIZE, GFP_KERNEL);
508		if (!buffer)
509			return -ENOMEM;
510
511		if (condition1) {
512			while (loop1) {
513				...
514			}
515			result = 1;
516			goto out_free_buffer;
517		}
518		...
519	out_free_buffer:
520		kfree(buffer);
521		return result;
522	}
523
524Un baco abbastanza comune di cui bisogna prendere nota è il ``one err bugs``
525che assomiglia a questo:
526
527.. code-block:: c
528
529	err:
530		kfree(foo->bar);
531		kfree(foo);
532		return ret;
533
534Il baco in questo codice è che in alcuni punti d'uscita la variabile ``foo`` è
535NULL.  Normalmente si corregge questo baco dividendo la gestione dell'errore in
536due parti ``err_free_bar:`` e ``err_free_foo:``:
537
538.. code-block:: c
539
540	 err_free_bar:
541		kfree(foo->bar);
542	 err_free_foo:
543		kfree(foo);
544		return ret;
545
546Idealmente, dovreste simulare condizioni d'errore per verificare i vostri
547percorsi d'uscita.
548
549
5508) Commenti
551-----------
552
553I commenti sono una buona cosa, ma c'è anche il rischio di esagerare.  MAI
554spiegare COME funziona il vostro codice in un commento: è molto meglio
555scrivere il codice di modo che il suo funzionamento sia ovvio, inoltre
556spiegare codice scritto male è una perdita di tempo.
557
558Solitamente, i commenti devono dire COSA fa il codice, e non COME lo fa.
559Inoltre, cercate di evitare i commenti nel corpo della funzione: se la
560funzione è così complessa che dovete commentarla a pezzi, allora dovreste
561tornare al punto 6 per un momento.  Potete mettere dei piccoli commenti per
562annotare o avvisare il lettore circa un qualcosa di particolarmente arguto
563(o brutto), ma cercate di non esagerare.  Invece, mettete i commenti in
564testa alla funzione spiegando alle persone cosa fa, e possibilmente anche
565il PERCHÉ.
566
567Per favore, quando commentate una funzione dell'API del kernel usate il
568formato kernel-doc.  Per maggiori dettagli, leggete i file in
569:ref::ref:`Documentation/translations/it_IT/doc-guide/ <it_doc_guide>` e in
570``script/kernel-doc``.
571
572Lo stile preferito per i commenti più lunghi (multi-riga) è:
573
574.. code-block:: c
575
576	/*
577	 * This is the preferred style for multi-line
578	 * comments in the Linux kernel source code.
579	 * Please use it consistently.
580	 *
581	 * Description:  A column of asterisks on the left side,
582	 * with beginning and ending almost-blank lines.
583	 */
584
585Per i file in net/ e in drivers/net/ lo stile preferito per i commenti
586più lunghi (multi-riga) è leggermente diverso.
587
588.. code-block:: c
589
590	/* The preferred comment style for files in net/ and drivers/net
591	 * looks like this.
592	 *
593	 * It is nearly the same as the generally preferred comment style,
594	 * but there is no initial almost-blank line.
595	 */
596
597È anche importante commentare i dati, sia per i tipi base che per tipi
598derivati.  A questo scopo, dichiarate un dato per riga (niente virgole
599per una dichiarazione multipla).  Questo vi lascerà spazio per un piccolo
600commento per spiegarne l'uso.
601
602
6039) Avete fatto un pasticcio
604---------------------------
605
606Va bene, li facciamo tutti.  Probabilmente vi è stato detto dal vostro
607aiutante Unix di fiducia che ``GNU emacs`` formatta automaticamente il
608codice C per conto vostro, e avete notato che sì, in effetti lo fa, ma che
609i modi predefiniti non sono proprio allettanti (infatti, sono peggio che
610premere tasti a caso - un numero infinito di scimmie che scrivono in
611GNU emacs non faranno mai un buon programma).
612
613Quindi, potete sbarazzarvi di GNU emacs, o riconfigurarlo con valori più
614sensati.  Per fare quest'ultima cosa, potete appiccicare il codice che
615segue nel vostro file .emacs:
616
617.. code-block:: none
618
619  (defun c-lineup-arglist-tabs-only (ignored)
620    "Line up argument lists by tabs, not spaces"
621    (let* ((anchor (c-langelem-pos c-syntactic-element))
622           (column (c-langelem-2nd-pos c-syntactic-element))
623           (offset (- (1+ column) anchor))
624           (steps (floor offset c-basic-offset)))
625      (* (max steps 1)
626         c-basic-offset)))
627
628  (dir-locals-set-class-variables
629   'linux-kernel
630   '((c-mode . (
631          (c-basic-offset . 8)
632          (c-label-minimum-indentation . 0)
633          (c-offsets-alist . (
634                  (arglist-close         . c-lineup-arglist-tabs-only)
635                  (arglist-cont-nonempty .
636		      (c-lineup-gcc-asm-reg c-lineup-arglist-tabs-only))
637                  (arglist-intro         . +)
638                  (brace-list-intro      . +)
639                  (c                     . c-lineup-C-comments)
640                  (case-label            . 0)
641                  (comment-intro         . c-lineup-comment)
642                  (cpp-define-intro      . +)
643                  (cpp-macro             . -1000)
644                  (cpp-macro-cont        . +)
645                  (defun-block-intro     . +)
646                  (else-clause           . 0)
647                  (func-decl-cont        . +)
648                  (inclass               . +)
649                  (inher-cont            . c-lineup-multi-inher)
650                  (knr-argdecl-intro     . 0)
651                  (label                 . -1000)
652                  (statement             . 0)
653                  (statement-block-intro . +)
654                  (statement-case-intro  . +)
655                  (statement-cont        . +)
656                  (substatement          . +)
657                  ))
658          (indent-tabs-mode . t)
659          (show-trailing-whitespace . t)
660          ))))
661
662  (dir-locals-set-directory-class
663   (expand-file-name "~/src/linux-trees")
664   'linux-kernel)
665
666Questo farà funzionare meglio emacs con lo stile del kernel per i file che
667si trovano nella cartella ``~/src/linux-trees``.
668
669Ma anche se doveste fallire nell'ottenere una formattazione sensata in emacs
670non tutto è perduto: usate ``indent``.
671
672Ora, ancora, GNU indent ha la stessa configurazione decerebrata di GNU emacs,
673ed è per questo che dovete passargli alcune opzioni da riga di comando.
674Tuttavia, non è così terribile, perché perfino i creatori di GNU indent
675riconoscono l'autorità di K&R (le persone del progetto GNU non sono cattive,
676sono solo mal indirizzate sull'argomento), quindi date ad indent le opzioni
677``-kr -i8`` (che significa ``K&R, 8 caratteri di indentazione``), o utilizzate
678``scripts/Lindent`` che indenterà usando l'ultimo stile.
679
680``indent`` ha un sacco di opzioni, e specialmente quando si tratta di
681riformattare i commenti dovreste dare un'occhiata alle pagine man.
682Ma ricordatevi: ``indent`` non è un correttore per una cattiva programmazione.
683
684Da notare che potete utilizzare anche ``clang-format`` per aiutarvi con queste
685regole, per riformattare rapidamente ad automaticamente alcune parti del
686vostro codice, e per revisionare interi file al fine di identificare errori
687di stile, refusi e possibilmente anche delle migliorie. È anche utile per
688ordinare gli ``#include``, per allineare variabili/macro, per ridistribuire
689il testo e altre cose simili.
690Per maggiori dettagli, consultate il file
691:ref:`Documentation/translations/it_IT/process/clang-format.rst <it_clangformat>`.
692
693
69410) File di configurazione Kconfig
695----------------------------------
696
697Per tutti i file di configurazione Kconfig* che si possono trovare nei
698sorgenti, l'indentazione è un po' differente.  Le linee dopo un ``config``
699sono indentate con un tab, mentre il testo descrittivo è indentato di
700ulteriori due spazi.  Esempio::
701
702  config AUDIT
703	bool "Auditing support"
704	depends on NET
705	help
706	  Enable auditing infrastructure that can be used with another
707	  kernel subsystem, such as SELinux (which requires this for
708	  logging of avc messages output).  Does not do system-call
709	  auditing without CONFIG_AUDITSYSCALL.
710
711Le funzionalità davvero pericolose (per esempio il supporto alla scrittura
712per certi filesystem) dovrebbero essere dichiarate chiaramente come tali
713nella stringa di titolo::
714
715  config ADFS_FS_RW
716	bool "ADFS write support (DANGEROUS)"
717	depends on ADFS_FS
718	...
719
720Per la documentazione completa sui file di configurazione, consultate
721il documento Documentation/kbuild/kconfig-language.rst
722
723
72411) Strutture dati
725------------------
726
727Le strutture dati che hanno una visibilità superiore al contesto del
728singolo thread in cui vengono create e distrutte, dovrebbero sempre
729avere un contatore di riferimenti.  Nel kernel non esiste un
730*garbage collector* (e fuori dal kernel i *garbage collector* sono lenti
731e inefficienti), questo significa che **dovete** assolutamente avere un
732contatore di riferimenti per ogni cosa che usate.
733
734Avere un contatore di riferimenti significa che potete evitare la
735sincronizzazione e permette a più utenti di accedere alla struttura dati
736in parallelo - e non doversi preoccupare di una struttura dati che
737improvvisamente sparisce dalla loro vista perché il loro processo dormiva
738o stava facendo altro per un attimo.
739
740Da notare che la sincronizzazione **non** si sostituisce al conteggio dei
741riferimenti.  La sincronizzazione ha lo scopo di mantenere le strutture
742dati coerenti, mentre il conteggio dei riferimenti è una tecnica di gestione
743della memoria.  Solitamente servono entrambe le cose, e non vanno confuse fra
744di loro.
745
746Quando si hanno diverse classi di utenti, le strutture dati possono avere
747due livelli di contatori di riferimenti.  Il contatore di classe conta
748il numero dei suoi utenti, e il contatore globale viene decrementato una
749sola volta quando il contatore di classe va a zero.
750
751Un esempio di questo tipo di conteggio dei riferimenti multi-livello può
752essere trovato nella gestore della memoria (``struct mm_sturct``: mm_user e
753mm_count), e nel codice dei filesystem (``struct super_block``: s_count e
754s_active).
755
756Ricordatevi: se un altro thread può trovare la vostra struttura dati, e non
757avete un contatore di riferimenti per essa, quasi certamente avete un baco.
758
75912) Macro, enumerati e RTL
760---------------------------
761
762I nomi delle macro che definiscono delle costanti e le etichette degli
763enumerati sono scritte in maiuscolo.
764
765.. code-block:: c
766
767	#define CONSTANT 0x12345
768
769Gli enumerati sono da preferire quando si definiscono molte costanti correlate.
770
771I nomi delle macro in MAIUSCOLO sono preferibili ma le macro che assomigliano
772a delle funzioni possono essere scritte in minuscolo.
773
774Generalmente, le funzioni inline sono preferibili rispetto alle macro che
775sembrano funzioni.
776
777Le macro che contengono più istruzioni dovrebbero essere sempre chiuse in un
778blocco do - while:
779
780.. code-block:: c
781
782	#define macrofun(a, b, c)			\
783		do {					\
784			if (a == 5)			\
785				do_this(b, c);		\
786		} while (0)
787
788Cose da evitare quando si usano le macro:
789
7901) le macro che hanno effetti sul flusso del codice:
791
792.. code-block:: c
793
794	#define FOO(x)					\
795		do {					\
796			if (blah(x) < 0)		\
797				return -EBUGGERED;	\
798		} while (0)
799
800sono **proprio** una pessima idea.  Sembra una chiamata a funzione ma termina
801la funzione chiamante; non cercate di rompere il decodificatore interno di
802chi legge il codice.
803
8042) le macro che dipendono dall'uso di una variabile locale con un nome magico:
805
806.. code-block:: c
807
808	#define FOO(val) bar(index, val)
809
810potrebbe sembrare una bella cosa, ma è dannatamente confusionario quando uno
811legge il codice e potrebbe romperlo con una cambiamento che sembra innocente.
812
8133) le macro con argomenti che sono utilizzati come l-values; questo potrebbe
814ritorcervisi contro se qualcuno, per esempio, trasforma FOO in una funzione
815inline.
816
8174) dimenticatevi delle precedenze: le macro che definiscono espressioni devono
818essere racchiuse fra parentesi. State attenti a problemi simili con le macro
819parametrizzate.
820
821.. code-block:: c
822
823	#define CONSTANT 0x4000
824	#define CONSTEXP (CONSTANT | 3)
825
8265) collisione nello spazio dei nomi quando si definisce una variabile locale in
827una macro che sembra una funzione:
828
829.. code-block:: c
830
831	#define FOO(x)				\
832	({					\
833		typeof(x) ret;			\
834		ret = calc_ret(x);		\
835		(ret);				\
836	})
837
838ret è un nome comune per una variabile locale - __foo_ret difficilmente
839andrà in conflitto con una variabile già esistente.
840
841Il manuale di cpp si occupa esaustivamente delle macro. Il manuale di sviluppo
842di gcc copre anche l'RTL che viene usato frequentemente nel kernel per il
843linguaggio assembler.
844
84513) Visualizzare i messaggi del kernel
846--------------------------------------
847
848Agli sviluppatori del kernel piace essere visti come dotti. Tenete un occhio
849di riguardo per l'ortografia e farete una belle figura. In inglese, evitate
850l'uso incorretto di abbreviazioni come ``dont``: usate ``do not`` oppure
851``don't``.  Scrivete messaggi concisi, chiari, e inequivocabili.
852
853I messaggi del kernel non devono terminare con un punto fermo.
854
855Scrivere i numeri fra parentesi (%d) non migliora alcunché e per questo
856dovrebbero essere evitati.
857
858Ci sono alcune macro per la diagnostica in <linux/device.h> che dovreste
859usare per assicurarvi che i messaggi vengano associati correttamente ai
860dispositivi e ai driver, e che siano etichettati correttamente:  dev_err(),
861dev_warn(), dev_info(), e così via.  Per messaggi che non sono associati ad
862alcun dispositivo, <linux/printk.h> definisce pr_info(), pr_warn(), pr_err(),
863eccetera.
864
865Tirar fuori un buon messaggio di debug può essere una vera sfida; e quando
866l'avete può essere d'enorme aiuto per risolvere problemi da remoto.
867Tuttavia, i messaggi di debug sono gestiti differentemente rispetto agli
868altri.  Le funzioni pr_XXX() stampano incondizionatamente ma pr_debug() no;
869essa non viene compilata nella configurazione predefinita, a meno che
870DEBUG o CONFIG_DYNAMIC_DEBUG non vengono impostati.  Questo vale anche per
871dev_dbg() e in aggiunta VERBOSE_DEBUG per aggiungere i messaggi dev_vdbg().
872
873Molti sottosistemi hanno delle opzioni di debug in Kconfig che aggiungono
874-DDEBUG nei corrispettivi Makefile, e in altri casi aggiungono #define DEBUG
875in specifici file.  Infine, quando un messaggio di debug dev'essere stampato
876incondizionatamente, per esempio perché siete già in una sezione di debug
877racchiusa in #ifdef, potete usare printk(KERN_DEBUG ...).
878
87914) Assegnare memoria
880---------------------
881
882Il kernel fornisce i seguenti assegnatori ad uso generico:
883kmalloc(), kzalloc(), kmalloc_array(), kcalloc(), vmalloc(), e vzalloc().
884Per maggiori informazioni, consultate la documentazione dell'API:
885:ref:`Documentation/translations/it_IT/core-api/memory-allocation.rst <it_memory_allocation>`
886
887Il modo preferito per passare la dimensione di una struttura è il seguente:
888
889.. code-block:: c
890
891	p = kmalloc(sizeof(*p), ...);
892
893La forma alternativa, dove il nome della struttura viene scritto interamente,
894peggiora la leggibilità e introduce possibili bachi quando il tipo di
895puntatore cambia tipo ma il corrispondente sizeof non viene aggiornato.
896
897Il valore di ritorno è un puntatore void, effettuare un cast su di esso è
898ridondante. La conversione fra un puntatore void e un qualsiasi altro tipo
899di puntatore è garantito dal linguaggio di programmazione C.
900
901Il modo preferito per assegnare un vettore è il seguente:
902
903.. code-block:: c
904
905	p = kmalloc_array(n, sizeof(...), ...);
906
907Il modo preferito per assegnare un vettore a zero è il seguente:
908
909.. code-block:: c
910
911	p = kcalloc(n, sizeof(...), ...);
912
913Entrambe verificano la condizione di overflow per la dimensione
914d'assegnamento n * sizeof(...), se accade ritorneranno NULL.
915
916Questi allocatori generici producono uno *stack dump* in caso di fallimento
917a meno che non venga esplicitamente specificato __GFP_NOWARN. Quindi, nella
918maggior parte dei casi, è inutile stampare messaggi aggiuntivi quando uno di
919questi allocatori ritornano un puntatore NULL.
920
92115) Il morbo inline
922-------------------
923
924Sembra che ci sia la percezione errata che gcc abbia una qualche magica
925opzione "rendimi più veloce" chiamata ``inline``. In alcuni casi l'uso di
926inline è appropriato (per esempio in sostituzione delle macro, vedi
927capitolo 12), ma molto spesso non lo è. L'uso abbondante della parola chiave
928inline porta ad avere un kernel più grande, che si traduce in un sistema nel
929suo complesso più lento per via di una cache per le istruzioni della CPU più
930grande e poi semplicemente perché ci sarà meno spazio disponibile per una
931pagina di cache. Pensateci un attimo; una fallimento nella cache causa una
932ricerca su disco che può tranquillamente richiedere 5 millisecondi. Ci sono
933TANTI cicli di CPU che potrebbero essere usati in questi 5 millisecondi.
934
935Spesso le persone dicono che aggiungere inline a delle funzioni dichiarate
936static e utilizzare una sola volta è sempre una scelta vincente perché non
937ci sono altri compromessi. Questo è tecnicamente vero ma gcc è in grado di
938trasformare automaticamente queste funzioni in inline; i problemi di
939manutenzione del codice per rimuovere gli inline quando compare un secondo
940utente surclassano il potenziale vantaggio nel suggerire a gcc di fare una
941cosa che avrebbe fatto comunque.
942
94316) Nomi e valori di ritorno delle funzioni
944-------------------------------------------
945
946Le funzioni possono ritornare diversi tipi di valori, e uno dei più comuni
947è quel valore che indica se una funzione ha completato con successo o meno.
948Questo valore può essere rappresentato come un codice di errore intero
949(-Exxx = fallimento, 0 = successo) oppure un booleano di successo
950(0 = fallimento, non-zero = successo).
951
952Mischiare questi due tipi di rappresentazioni è un terreno fertile per
953i bachi più insidiosi.  Se il linguaggio C includesse una forte distinzione
954fra gli interi e i booleani, allora il compilatore potrebbe trovare questi
955errori per conto nostro ... ma questo non c'è.  Per evitare di imbattersi
956in questo tipo di baco, seguite sempre la seguente convenzione::
957
958	Se il nome di una funzione è un'azione o un comando imperativo,
959	essa dovrebbe ritornare un codice di errore intero.  Se il nome
960	è un predicato, la funzione dovrebbe ritornare un booleano di
961	"successo"
962
963Per esempio, ``add work`` è un comando, e la funzione add_work() ritorna 0
964in caso di successo o -EBUSY in caso di fallimento.  Allo stesso modo,
965``PCI device present`` è un predicato, e la funzione pci_dev_present() ritorna
9661 se trova il dispositivo corrispondente con successo, altrimenti 0.
967
968Tutte le funzioni esportate (EXPORT) devono rispettare questa convenzione, e
969così dovrebbero anche tutte le funzioni pubbliche.  Le funzioni private
970(static) possono non seguire questa convenzione, ma è comunque raccomandato
971che lo facciano.
972
973Le funzioni il cui valore di ritorno è il risultato di una computazione,
974piuttosto che l'indicazione sul successo di tale computazione, non sono
975soggette a questa regola.  Solitamente si indicano gli errori ritornando un
976qualche valore fuori dai limiti.  Un tipico esempio è quello delle funzioni
977che ritornano un puntatore; queste utilizzano NULL o ERR_PTR come meccanismo
978di notifica degli errori.
979
98017) L'uso di bool
981-----------------
982
983Nel kernel Linux il tipo bool deriva dal tipo _Bool dello standard C99.
984Un valore bool può assumere solo i valori 0 o 1, e implicitamente o
985esplicitamente la conversione a bool converte i valori in vero (*true*) o
986falso (*false*).  Quando si usa un tipo bool il costrutto !! non sarà più
987necessario, e questo va ad eliminare una certa serie di bachi.
988
989Quando si usano i valori booleani, dovreste utilizzare le definizioni di true
990e false al posto dei valori 1 e 0.
991
992Per il valore di ritorno delle funzioni e per le variabili sullo stack, l'uso
993del tipo bool è sempre appropriato.  L'uso di bool viene incoraggiato per
994migliorare la leggibilità e spesso è molto meglio di 'int' nella gestione di
995valori booleani.
996
997Non usate bool se per voi sono importanti l'ordine delle righe di cache o
998la loro dimensione; la dimensione e l'allineamento cambia a seconda
999dell'architettura per la quale è stato compilato.  Le strutture che sono state
1000ottimizzate per l'allineamento o la dimensione non dovrebbero usare bool.
1001
1002Se una struttura ha molti valori true/false, considerate l'idea di raggrupparli
1003in un intero usando campi da 1 bit, oppure usate un tipo dalla larghezza fissa,
1004come u8.
1005
1006Come per gli argomenti delle funzioni, molti valori true/false possono essere
1007raggruppati in un singolo argomento a bit denominato 'flags'; spesso 'flags' è
1008un'alternativa molto più leggibile se si hanno valori costanti per true/false.
1009
1010Detto ciò, un uso parsimonioso di bool nelle strutture dati e negli argomenti
1011può migliorare la leggibilità.
1012
101318) Non reinventate le macro del kernel
1014---------------------------------------
1015
1016Il file di intestazione include/linux/kernel.h contiene un certo numero
1017di macro che dovreste usare piuttosto che implementarne una qualche variante.
1018Per esempio, se dovete calcolare la lunghezza di un vettore, sfruttate la
1019macro:
1020
1021.. code-block:: c
1022
1023	#define ARRAY_SIZE(x) (sizeof(x) / sizeof((x)[0]))
1024
1025Analogamente, se dovete calcolare la dimensione di un qualche campo di una
1026struttura, usate
1027
1028.. code-block:: c
1029
1030	#define sizeof_field(t, f) (sizeof(((t*)0)->f))
1031
1032Ci sono anche le macro min() e max() che, se vi serve, effettuano un controllo
1033rigido sui tipi.  Sentitevi liberi di leggere attentamente questo file
1034d'intestazione per scoprire cos'altro è stato definito che non dovreste
1035reinventare nel vostro codice.
1036
103719) Linee di configurazione degli editor e altre schifezze
1038-----------------------------------------------------------
1039
1040Alcuni editor possono interpretare dei parametri di configurazione integrati
1041nei file sorgenti e indicati con dai marcatori speciali.  Per esempio, emacs
1042interpreta le linee marcate nel seguente modo:
1043
1044.. code-block:: c
1045
1046	-*- mode: c -*-
1047
1048O come queste:
1049
1050.. code-block:: c
1051
1052	/*
1053	Local Variables:
1054	compile-command: "gcc -DMAGIC_DEBUG_FLAG foo.c"
1055	End:
1056	*/
1057
1058Vim interpreta i marcatori come questi:
1059
1060.. code-block:: c
1061
1062	/* vim:set sw=8 noet */
1063
1064Non includete nessuna di queste cose nei file sorgenti.  Le persone hanno le
1065proprie configurazioni personali per l'editor, e i vostri sorgenti non
1066dovrebbero sovrascrivergliele.  Questo vale anche per i marcatori
1067d'indentazione e di modalità d'uso.  Le persone potrebbero aver configurato una
1068modalità su misura, oppure potrebbero avere qualche altra magia per far
1069funzionare bene l'indentazione.
1070
107120) Inline assembly
1072-------------------
1073
1074Nel codice specifico per un'architettura, potreste aver bisogno di codice
1075*inline assembly* per interfacciarvi col processore o con una funzionalità
1076specifica della piattaforma.  Non esitate a farlo quando è necessario.
1077Comunque, non usatele gratuitamente quando il C può fare la stessa cosa.
1078Potete e dovreste punzecchiare l'hardware in C quando è possibile.
1079
1080Considerate la scrittura di una semplice funzione che racchiude pezzi comuni
1081di codice assembler piuttosto che continuare a riscrivere delle piccole
1082varianti.  Ricordatevi che l' *inline assembly* può utilizzare i parametri C.
1083
1084Il codice assembler più corposo e non banale dovrebbe andare nei file .S,
1085coi rispettivi prototipi C definiti nei file d'intestazione.  I prototipi C
1086per le funzioni assembler dovrebbero usare ``asmlinkage``.
1087
1088Potreste aver bisogno di marcare il vostro codice asm come volatile al fine
1089d'evitare che GCC lo rimuova quando pensa che non ci siano effetti collaterali.
1090Non c'è sempre bisogno di farlo, e farlo quando non serve limita le
1091ottimizzazioni.
1092
1093Quando scrivete una singola espressione *inline assembly* contenente più
1094istruzioni, mettete ognuna di queste istruzioni in una stringa e riga diversa;
1095ad eccezione dell'ultima stringa/istruzione, ognuna deve terminare con ``\n\t``
1096al fine di allineare correttamente l'assembler che verrà generato:
1097
1098.. code-block:: c
1099
1100	asm ("magic %reg1, #42\n\t"
1101	     "more_magic %reg2, %reg3"
1102	     : /* outputs */ : /* inputs */ : /* clobbers */);
1103
110421) Compilazione sotto condizione
1105---------------------------------
1106
1107Ovunque sia possibile, non usate le direttive condizionali del preprocessore
1108(#if, #ifdef) nei file .c; farlo rende il codice difficile da leggere e da
1109seguire.  Invece, usate queste direttive nei file d'intestazione per definire
1110le funzioni usate nei file .c, fornendo i relativi stub nel caso #else,
1111e quindi chiamate queste funzioni senza condizioni di preprocessore.  Il
1112compilatore non produrrà alcun codice per le funzioni stub, produrrà gli
1113stessi risultati, e la logica rimarrà semplice da seguire.
1114
1115È preferibile non compilare intere funzioni piuttosto che porzioni d'esse o
1116porzioni d'espressioni.  Piuttosto che mettere una ifdef in un'espressione,
1117fattorizzate parte dell'espressione, o interamente, in funzioni e applicate
1118la direttiva condizionale su di esse.
1119
1120Se avete una variabile o funzione che potrebbe non essere usata in alcune
1121configurazioni, e quindi il compilatore potrebbe avvisarvi circa la definizione
1122inutilizzata, marcate questa definizione come __maybe_unused piuttosto che
1123racchiuderla in una direttiva condizionale del preprocessore.  (Comunque,
1124se una variabile o funzione è *sempre* inutilizzata, rimuovetela).
1125
1126Nel codice, dov'è possibile, usate la macro IS_ENABLED per convertire i
1127simboli Kconfig in espressioni booleane C, e quindi usatela nelle classiche
1128condizioni C:
1129
1130.. code-block:: c
1131
1132	if (IS_ENABLED(CONFIG_SOMETHING)) {
1133		...
1134	}
1135
1136Il compilatore valuterà la condizione come costante (constant-fold), e quindi
1137includerà o escluderà il blocco di codice come se fosse in un #ifdef, quindi
1138non ne aumenterà il tempo di esecuzione.  Tuttavia, questo permette al
1139compilatore C di vedere il codice nel blocco condizionale e verificarne la
1140correttezza (sintassi, tipi, riferimenti ai simboli, eccetera).  Quindi
1141dovete comunque utilizzare #ifdef se il codice nel blocco condizionale esiste
1142solo quando la condizione è soddisfatta.
1143
1144Alla fine di un blocco corposo di #if o #ifdef (più di alcune linee),
1145mettete un commento sulla stessa riga di #endif, annotando la condizione
1146che termina.  Per esempio:
1147
1148.. code-block:: c
1149
1150	#ifdef CONFIG_SOMETHING
1151	...
1152	#endif /* CONFIG_SOMETHING */
1153
1154Appendice I) riferimenti
1155------------------------
1156
1157The C Programming Language, Second Edition
1158by Brian W. Kernighan and Dennis M. Ritchie.
1159Prentice Hall, Inc., 1988.
1160ISBN 0-13-110362-8 (paperback), 0-13-110370-9 (hardback).
1161
1162The Practice of Programming
1163by Brian W. Kernighan and Rob Pike.
1164Addison-Wesley, Inc., 1999.
1165ISBN 0-201-61586-X.
1166
1167Manuali GNU - nei casi in cui sono compatibili con K&R e questo documento -
1168per indent, cpp, gcc e i suoi dettagli interni, tutto disponibile qui
1169http://www.gnu.org/manual/
1170
1171WG14 è il gruppo internazionale di standardizzazione per il linguaggio C,
1172URL: http://www.open-std.org/JTC1/SC22/WG14/
1173
1174Kernel process/coding-style.rst, by greg@kroah.com at OLS 2002:
1175http://www.kroah.com/linux/talks/ols_2002_kernel_codingstyle_talk/html/
1176